Non più Carlo Pelagatti (’89) del Cittadella l’obiettivo, bensì Paolo Rozzio (’92), centrale della Reggiana: «Abbiamo modificato il nostro progetto dopo una valutazione fatta assieme al mister – spiega Matteo Lovisa, dirigente neroverde “delegato” al mercato -. Si tratta dell’ultima idea di Matteo Lovisa, che nei prossimi giorni proverà a stringere i tempi della trattativa e ad arrivare a una conclusione positiva. La più abbondante è la montmorillonite dove il magnesio sostituisce in parte l’alluminio nei fogli ottaedrici. Per esempio, puoi realizzare magliette personalizzate in occasione di un evento sportivo, oppure per renderle parte della divisa di uno staff di addetti ai lavori, o ancora, per promuovere un’attività commerciale o veicolare un particolare messaggio a sfondo sociale o politico. Qualche tifoso ha assistito all’inizio dei lavori, uno è passato in bicicletta urlando «Pn per sempre»: segnali d’affetto che fanno bene, soprattutto in un torneo in cui bisogna fare di tutto per soppiantare l’amaro ricordo dell’ultimo. Perde la semifinale dei play-off. C’era in discussione la riforma Berlinguer, che scaldava gli animi solo per dire che si sfasciava la scuola, che non andava fatto il concorsone, ecc, ma raramente ho sentito entrare in merito ai problemi posti dalla esigenza di una scuola rinnovata e all’altezza dei tempi.
Grazie all’ubicazione dello stadio, sia gli abitanti dei palazzi circostanti che i detenuti del carcere borbonico poterono assistere alle partite gratuitamente sino al 1970, anno dell’addio allo storico impianto sportivo per il più capiente Comunale. Il Geas Basket ha una grande storia alle spalle: sono sicuro che l’Allianz Geas avrà un futuro luminosissimo. La corte e le offerte della Triestina però alla fine hanno fatto breccia nel giocatore: Malomo è annunciato in arrivo a Trieste per la giornata odierna, durante la quale si sottoporrà alle visite mediche. Ceduto durante la sessione estiva del calciomercato, a stagione in corso. Il difensore centrale, 27 anni, che nell’ultima stagione ha giocato a Vicenza ma era di proprietà del Venezia, pareva deciso a giocarsi le sue chances in serie B nel ritiro con i lagunari, ma interessava anche a parecchie società di C, tra cui lo stesso Vicenza. Il tecnico Attilio Tesser ha diretto la seduta che ha aperto la sua parentesi in neroverde e l’annata, la quinta di fila in serie C per la società cittadina.
Allora l’affare non andò in porto, ma ora la società è tornata in pista per l’acquisto del difensore. Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Cambia il progetto sul secondo difensore da ingaggiare dopo Alberto Barison. Il Pordenone ripiomba su Paolo Rozzio, il difensore centrale cercato a lungo nell’ultima sessione di mercato, quando in panchina c’era ancora il suo mentore Leonardo Colucci, e quando la situazione di classifica della squadra non era ancora quella che avrebbe poi portato all’esonero dell’ex centrocampista del Bologna. Rozzio piace, nuovamente. Sempre in difesa si continua a seguire il profilo di Pelagatti, il centrale che si è svincolato dal Cittadella in serie B. Con l’ingresso già certificato di Barison, il reparto prende forma. Non me ne vogliano Loria e il suo sponsor Portanova, ma vederlo sistematicamente preso in mezzo da tutti gli attaccanti di serie A a me non fa tenerezza, neanche un po’. Domani potrà già partire in ritiro per Piancavallo con il resto del plotone alabardato, agli ordini di mister Pavanel.Malomo, oltre a 9 presenze fra i cadetti con l’Albinoleffe sei anni fa, vanta una solida carriera in serie C, e ha giocato sempre da protagonista con le maglie di Prato, Pavia, Venezia e Vicenza.
Il gruppo agli ordini di mister Tesser, sia tra i vecchi che fra i nuovi, ha ancora tanta voglia di costruire qualcosa d’importante. Mi auguro, e lo chiedo con forza, che ora si voglia dare un segnale di discontinuità rispetto a posizioni cristallizzate intorno a ragioni astratte, egoistiche o di mera polemica. Per la prima volta nella storia inoltre i quattro mori si adeguano alla Legge Regionale del 1999 che riformò la bandiera sarda: anch’essi infatti ora guardano verso destra e hanno la benda in fronte e non sugli occhi per simboleggiare il futuro nel senso di lettura latino. Nel ’28 furono realizzati bassi fabbricati biglietteria, nel ’32 venne ampliata la gradinata della tribuna e nel ’45 si avviò la ristrutturazione per i danni riportati dalla guerra. I sardi balzano al primo posto nella sesta giornata di campionato grazie alla vittoria sui campioni d’Italia a Firenze per 1-0, rimanendo in testa fino alla fine del torneo, benché incalzati dalla Juventus. Un’iniziativa il cui impatto è stato studiato grazie a una ricerca condotta dal dipartimento di Economia delle imprese della Federico II guidato dalla Direttrice professoressa Adele Caldarelli, con la collaborazione di tre professori ordinari: Roberto Vona, Sergio Sciarelli e Luigi Cantone.
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