La verità è che l’offerta irrinunciabile per il Niño non è arrivata, il prezzo non è aumentato di 500mila euro al giorno e la vendita di Ramirez sarebbe la conferma che a Bologna è vietato fare calcio perché nessuno riesce ad avere un orizzonte più vasto delle prossime sei ore. Vendere la metà di Della Rocca al Palermo vuole dire perdere l’unico centrocampista dotato di piedi che il Bologna ha in rosa al momento. Nessun progetto tecnico, dirigenti che durano meno delle farfalle, nuove maglie roma una rosa ampia e costosa ma piena zeppa di seconde e terze linee e via libera all’incasso fino all’ultimo cent. L’incertezza estiva ha anche portato ad avere una rosa immensa alla faccia di quanto sbandierato ad inizio anno e di ogni possibile buon senso. Quell’anno, arrivò in rossoverde un giovane salentino: Fabrizio Miccoli, ma anche Corrado Grabbi. Guaraldi in un eccesso di confidenza ha anche detto che nella trattativa per Ramirez aveva chiesto Montolivo alla Fiorentina.
La federcalcio andorrana aderisce, per l’approvvigionamento del materiale tecnico alle proprie nazionali, al Kit Assistance Scheme, un programma della UEFA che consente ad alcune federazioni calcistiche minori di acquisire a titolo gratuito gli articoli necessari alla pratica agonistica da un fornitore convenzionato. Il tecnico di Porretta fino qua ha sbagliato tutto, ha sbagliato le scelte ed è stato surclassato dai colleghi nella lettura della partita, in più la sua squadra ha la cattiveria di un leprotto bagnato al cospetto di un orso grigio. Su un terreno recintato di quasi 90 ettari di pascolo, vigneto e olivete, avviò il rimboschimento con piante mediterranee ed esotiche scelte accuratamente e creo un vero e proprio parco naturale. Il Bologna sembra sempre sul punto di fare qualcosa di meglio ma quel qualcosa non arriva mai perché di Diamanti ce n’è uno solo e se è vero che Kone sembra dotato tecnicamente e pure di animo abbastanza agguerrito è anche vero che tra il greco e Capitan Di Vaio non si riesce a fare, almeno oggi, un giocatore pericoloso per la porta avversaria.
Questo Bologna è troppo brutto per essere vero. Il progetto Bologna continua ad essere “meglio un uovo oggi” prendiamone ancora una volta atto. La giornata è stata solo rimandata e verrà comunque giocata in data infrasettimanale fregandosene per l’ennesima volta di chi non potrà esserci. Poi, una volta abbattute le torri, passeremo al progetto successivo: radere al suolo il petrolchimico (ma lì è più complicato, perché quell’avvelenatoio dà ancora da mangiare a duemila famiglie). Bisoli lascia fuori Ramirez per Acquafresca e in difesa torna al progetto originario che prevede Morleo terzino sinistro e Raggi a destra. Il 1º giugno 1988, la Nazionale italiana disputa al Franco Ossola un’amichevole contro il Lugano, chiusa sul punteggio di 4-1 per l’Italia. I tifosi del Granducato assistettero un’altra vittoria della propria nazionale il 7 giugno 1995, contro la Rep. Guaraldi ha pensato di migliorare la situazione ricorrendo ad un “Mental Coach” che aiutasse il gruppo a gestire la pressione di una vittoria che manca da quando c’erano i tram e i bolognesi abitavano in centro. Grazie alla vittoria del campionato 2000 ebbe la possibilità di partecipare alla prima edizione della UEFA Women’s Cup, ma, a causa della mancanza dei fondi necessari, dovette rinunciare, venendo sostituito dal KR Reykjavík.
Nel campionato di Serie A 1995-1996, la Juventus fu il primo club italiano a proporre una maglia recante un composit sponsor, ovvero due marchi pubblicitari assieme: grazie alla possibilità di inserire, nello spazio sul petto, sia il nome dello sponsor stesso sia il suo logo, la società bianconera abbinò sulle proprie divise da gioco il marchio dell’azienda Sony a quello del suo prodotto MiniDisc. L’esperienza in Serie C2 durò però solo un anno; al termine del campionato 1998-99 i granata retrocessero dopo i play-out con la Pro Patria. La Ternana viene inserita nel girone B della Serie C, ma la squadra inizia il campionato con un certo ritardo, in virtù di un ricorso inoltrato dal club per essere ripescato in Serie B; questo viene rigettato sicché, dopo un promettente inizio, la squadra cala sensibilmente di rendimento fino a terminare il torneo all’undicesimo posto. Il 18 maggio 2014 i ducali chiudono il torneo al sesto posto, valevole per l’approdo al terzo turno preliminare dell’Europa League 2014-2015. La qualificazione europea però sfuma: il club, non in regola con alcuni pagamenti IRPEF, si vede negare la licenza UEFA.