Il 7 maggio di quell’anno la nazionale di calcio italiana giocò per la prima volta nell’impianto fiorentino davanti a circa 25 000 spettatori, nell’incontro valido per la Coppa Internazionale 1933-1935 che vide gli Azzurri prevalere sulla Cecoslovacchia per 2-0, con reti di Giovanni Ferrari e Angelo Schiavio. Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Nel 1960 l’Italia ospitò per la prima volta le Olimpiadi estive, i Giochi della XVII Olimpiade si svolsero a Roma dal 25 agosto all’11 settembre; il torneo di calcio venne disputato anche in altre città, al Comunale di Firenze furono giocati alcuni incontri riservati alle nazionali giovanili, e precisamente le sfide Francia-Perù, negozi di maglie da calcio Jugoslavia-Turchia e Italia-Brasile. Il 16 marzo 1930 Nervi presentò ufficialmente il progetto, concordato con lo stesso Ridolfi, per la realizzazione di un primo lotto di lavori relativo alla costruzione di tribune coperte; con la delibera del 17 luglio di Della Gherardesca, venne affidato direttamente l’appalto della costruzione di quegli spalti all’impresa romana Nervi & Nebbiosi. Il 31 dello stesso mese venne comunicata la conclusione dei lavori della tribuna coperta; parallelamente il 4 maggio Nervi aveva consegnato il progetto per la costruzione di altre due strutture ricettive per i tifosi, lunghe 60 metri, di fronte agli spalti appena edificati, tra le quali poi verrebbe eretta in seguito la torre di Maratona.
Nel settembre 1932 fu terminata la costruzione della Curva Ferrovia, mentre, sul lato opposto, la Curva Fiesole fu dichiarata completata nel dicembre dello stesso anno; le ultime strutture che vennero ultimate furono la torre di Maratona e della relativa scala elicoidale e parte degli spalti che collegano la tribuna coperta alle due curve. Il 20 giugno 1931, dopo aver presentato i disegni e i calcoli strutturali necessari, a Nervi fu affidata ufficialmente la costruzione delle tribune scoperte, lunghe 120 m. Il 15 giugno 1940 lo stadio fu nuovamente teatro della finale in gara unica della coppa calcistica nazionale nella stagione 1939-1940, vedendo contrapposti la Fiorentina e nuovamente il Genova 1893; i padroni di casa vinsero per 1-0 con gol di Mario Celoria, sollevando al cielo il primo trofeo della storia del club gigliato. Modelli personalizzabili per un tocco unico. Nel 1891, poco più che ventenne, si trasferisce a Torino, chiamato dallindustriale tessile italo-svizzero Edoardo Bosio, per impiantare i primi telai meccanici. Sostituito nel 1992 dal Comune di Fiumicino che comprende anche Focene. La progettazione dell’ingresso principale fu affidata a Alessandro Giuntoli, architetto capo dell’Ufficio edilizia del Comune. Il rigore se a velocità normale poteva esser piu’ o meno fattibile, con l’ausilio della Tv si vede chiaramente che non esiste.
29 aprile 2025 15:00 L’affetto dei genitori cambia la visione del mondo Aver trascorso l’infanzia con dei genitori affettuosi ci fa percepire il mondo come un posto sicuro (a prescindere che il quartiere dove siamo cresciuti lo fosse o meno). Il contratto d’appalto fu firmato il 1º dicembre 1930 e di esso erano parte integrante il Disciplinare redatto dalla Direzione dei Servizi Tecnici del Comune, l’Estratto dei calcoli di stabilità e cinque tavole di elaborati grafici. Il 17 ottobre 1930 venne deliberata ufficialmente la costruzione dello stadio, i cui pagamenti avvenivano «per avanzamento lavori, con un importo non inferiore a 50 000 lire». A favorire la seconda fase di lavori furono sia la visita nel nuovo impianto del podestà, che rimase affascinato dalla maestosità architettonica dell’opera costruita fino a quel momento, sia la tramontana, che soffiava sull’impianto per diversi mesi dell’anno; solamente la costruzione delle curve avrebbe potuto chiudere le aperture esistenti tra le due tribune parallele esistenti, favorendo così il regolare svolgimento del gioco ed eliminando i disagi per il pubblico. All’ufficio tecnico di Palazzo Vecchio, diretto da Enrico Pelleschi, e a Fiorenzo De Reggi spettò invece la disposizione generale del campo da gioco, le sistemazioni interne e la distribuzione dei locali interni; sotto le tribune, distribuiti su due piani, dovevano sorgere due palestre, di cui una di 1400 m² che aveva anche corsie per l’allenamento invernale delle corse podistiche, un ambulatorio medico, gli spogliatoi, sei stanze per gli uffici amministrativi, alcuni locali tecnici, il magazzino, due saloni per l’accesso alla tribuna d’onore, vari servizi igienici e anche alcune abitazioni per gli atleti e il custode.
Dalla lettura dei rapporti conclusivi emerge come le procedure di collaudo rientrassero generalmente in tipologie standard, mentre per le scale elicoidali fu necessario uno specifico progetto per effettuare le necessarie prove tecniche, a causa delle specifiche caratteristiche delle strutture in esame. Nel 1934 Firenze fu una delle otto città che ospitarono gli incontri del campionato mondiale di calcio; il torneo, assegnato all’Italia nel 1932, la cui candidatura era stata avanzata dal regime fascista per motivi propagandistici, fu un’occasione per potenziare le infrastrutture e creare nuovi impianti sportivi. Sede di vari eventi di atletica leggera, nel 1933 Luigi Beccali, medaglia d’oro nei 1500 metri ai Giochi della X Olimpiade di Los Angeles, batté il record italiano degli 800 metri durante l’intervallo di una gara di campionato fra Fiorentina e Roma. In particolare, lo stadio toscano fu sede dell’ottavo di finale tra Germania-Belgio e dei due incontri dei quarti di finale tra Italia e Spagna. Due settimane più tardi Della Gherardesca bloccò per problematiche tecniche l’inizio del lavori, che iniziarono comunque il 4 ottobre con lo sterro per la fondazione dei pilastri, le cui armature in ferro arrivarono solo il 19 novembre. La casa di sviluppo nata da una costola di Infinity Ward è però anche al lavoro su di un progetto legato alla VR per Oculus e sul nuovo Titanfall.